ROMA (ITALPRESS) - Ci voleva una guerra per sconfiggere, almeno sui media, la pandemia: negli ultimi cinque giorni, infatti, la voce "Ucraina" ha ottenuto 124.530 citazioni sui mezzi d'informazione italiani, oltre 3 volte in più rispetto a "Covid", che ha fatto segnare 39.807 menzioni. La parola "Ucraina", inoltre, è stata pronunciata una volta ogni 2 minuti sulle radio e tv nazionali e sulle principali emittenti regionali. E' quanto emerge dal monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti media fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato quali sono state le voci e i personaggi legati al conflitto fra Russia e Ucraina più presenti sui media italiani dalla mezzanotte di giovedì 24 febbraio (giorno in cui è iniziata l'invasione russa) alle 12 di martedì 1° marzo.
In testa alla classifica stilata da Mediamonitor.it, come prevedibile, è il presidente russo Vladimir Putin con 40.780 citazioni, mentre le sanzioni economiche adottate dalla comunità internazionale contro Mosca sono in seconda posizione (24.865). Sul gradino più basso del podio è la Nato, alla quale l'Ucraina vorrebbe aderire incontrando la dura opposizione di Putin (18.694); l'Organizzazione del Trattato Atlantico costringe alla medaglia di legno Volodymyr Zelensky, il presidente alla guida della resistenza ucraina (17.300).
Quinto posto per Mario Draghi (15.324 citazioni), che a causa di questo conflitto ha dichiarato un nuovo stato di emergenza fino a dicembre 2022, mentre in sesta posizione troviamo la voce "gas" (11.933), sulla spinta dei rincari e delle ipotesi di taglio e razionamento delle forniture da parte di Gazprom. La Bielorussia, che ha ospitato nella regione di Gomel i primi negoziati fra le due delegazioni, è settima (9.766), seguita da "bombardamenti" (8.470), "profughi" (8.332) e Donbass (8.037), la repubblica separatista il cui riconoscimento da parte di Putin ha preceduto di poco l'invasione.
Le ultime cinque posizioni della top 15 di Mediamonitor.it sono occupate dal presidente USA Joe Biden è (undicesimo, 7.095 citazioni), dalle voci "nucleare" (6.643) e "SWIFT" (il sistema per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale, 6.328), dalla città ucraina di Kharkiv, teatro di pesanti bombardamenti (5.949) e infine, al quindicesimo posto, dalla Cina con le sue posizioni ambigue sul conflitto (5.068).
(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – Ci voleva una guerra per sconfiggere, almeno sui media, la pandemia: negli ultimi cinque giorni, infatti, la voce “Ucraina” ha ottenuto 124.530 citazioni sui mezzi d’informazione italiani, oltre 3 volte in più rispetto a “Covid”, che ha fatto segnare 39.807 menzioni. La parola “Ucraina”, inoltre, è stata pronunciata una volta ogni 2 minuti sulle radio e tv nazionali e sulle principali emittenti regionali. E’ quanto emerge dal monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti media fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato quali sono state le voci e i personaggi legati al conflitto fra Russia e Ucraina più presenti sui media italiani dalla mezzanotte di giovedì 24 febbraio (giorno in cui è iniziata l’invasione russa) alle 12 di martedì 1° marzo.
In testa alla classifica stilata da Mediamonitor.it, come prevedibile, è il presidente russo Vladimir Putin con 40.780 citazioni, mentre le sanzioni economiche adottate dalla comunità internazionale contro Mosca sono in seconda posizione (24.865). Sul gradino più basso del podio è la Nato, alla quale l’Ucraina vorrebbe aderire incontrando la dura opposizione di Putin (18.694); l’Organizzazione del Trattato Atlantico costringe alla medaglia di legno Volodymyr Zelensky, il presidente alla guida della resistenza ucraina (17.300).
Quinto posto per Mario Draghi (15.324 citazioni), che a causa di questo conflitto ha dichiarato un nuovo stato di emergenza fino a dicembre 2022, mentre in sesta posizione troviamo la voce “gas” (11.933), sulla spinta dei rincari e delle ipotesi di taglio e razionamento delle forniture da parte di Gazprom. La Bielorussia, che ha ospitato nella regione di Gomel i primi negoziati fra le due delegazioni, è settima (9.766), seguita da “bombardamenti” (8.470), “profughi” (8.332) e Donbass (8.037), la repubblica separatista il cui riconoscimento da parte di Putin ha preceduto di poco l’invasione.
Le ultime cinque posizioni della top 15 di Mediamonitor.it sono occupate dal presidente USA Joe Biden è (undicesimo, 7.095 citazioni), dalle voci “nucleare” (6.643) e “SWIFT” (il sistema per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale, 6.328), dalla città ucraina di Kharkiv, teatro di pesanti bombardamenti (5.949) e infine, al quindicesimo posto, dalla Cina con le sue posizioni ambigue sul conflitto (5.068).
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