ROMA (ITALPRESS) - Continuità nei programmi, tutela della salute e attenzione al sociale con la consueta capillarità sul territorio. A due anni dall'inizio della pandemia, il bilancio del Settore Giovanile e Scolastico (SGS) della Figc è decisamente positivo. "L'emergenza sanitaria ha rappresentato un problema enorme non solo legato alla tutela della salute, ma anche a livello sociale - spiega il presidente Vito Tisci all'Italpress - Ci siamo dovuti da subito adeguare a una realtà fatta di restrizioni e attenzioni, fornendo costante supporto ad atleti e società: possiamo ritenerci molto soddisfatti perchè abbiamo dato continuità, seppur con ovvie limitazioni, a tutte le attività principali, riuscendo a mantenere capillarità sul territorio, grazie ai tanti collaboratori regionali, e non facendo perdere il contatto con il calcio a tutti i giovani tesserati". Con la tutela della salute come bussola insostituibile, il SGS ha portato avanti tutti i suoi programmi: "L'Evolution Programme non si è mai fermato - sottolinea Tisci - e ha proseguito il percorso di crescita e rafforzamento a livello territoriale, a dimostrazione di una pianificazione solida e strutturata. E' stata invece implementata la parte relativa alla formazione, grazie alla SGS Academy, funzionale a una trasmissione sempre più massiva delle competenze tecniche necessarie per l'attività. Un bilancio senza dubbio molto positivo, arricchito nelle ultime settimane anche dall'apertura dei Centri di Sviluppo Territoriale di Futsal a Roma, Catania e Torino". Grande impegno anche nelle iniziative sociali "con Refugee Teams - ricorda Tisci - giunto alla sua ottava edizione tutt'ora in corso che sta coinvolgendo circa 2.000 minori stranieri, e con Zona Luce, per il quale, dopo le ottime esperienze dello scorso anno, stiamo valutando una nuova sede per un suo ulteriore sviluppo, fino al nostro costante supporto verso ogni campagna contro la discriminazione e il disagio giovanile". Con una certezza: "La pandemia ha avuto un impatto molto profondo soprattutto sui ragazzi, in particolare gli adolescenti e i giovani adolescenti. In questo scenario lo sport è stato un elemento fondamentale non solo al livello psico-fisico, ma anche sociale, consentendo ai giovani di tornare alla normalità. Proprio per questo il ruolo dello sport, e del calcio nello specifico, è, e lo sarà sempre di più, fondamentale all'interno della nostra società".
(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – Continuità nei programmi, tutela della salute e attenzione al sociale con la consueta capillarità sul territorio. A due anni dall’inizio della pandemia, il bilancio del Settore Giovanile e Scolastico (SGS) della Figc è decisamente positivo. “L’emergenza sanitaria ha rappresentato un problema enorme non solo legato alla tutela della salute, ma anche a livello sociale – spiega il presidente Vito Tisci all’Italpress – Ci siamo dovuti da subito adeguare a una realtà fatta di restrizioni e attenzioni, fornendo costante supporto ad atleti e società: possiamo ritenerci molto soddisfatti perchè abbiamo dato continuità, seppur con ovvie limitazioni, a tutte le attività principali, riuscendo a mantenere capillarità sul territorio, grazie ai tanti collaboratori regionali, e non facendo perdere il contatto con il calcio a tutti i giovani tesserati”. Con la tutela della salute come bussola insostituibile, il SGS ha portato avanti tutti i suoi programmi: “L’Evolution Programme non si è mai fermato – sottolinea Tisci – e ha proseguito il percorso di crescita e rafforzamento a livello territoriale, a dimostrazione di una pianificazione solida e strutturata. E’ stata invece implementata la parte relativa alla formazione, grazie alla SGS Academy, funzionale a una trasmissione sempre più massiva delle competenze tecniche necessarie per l’attività. Un bilancio senza dubbio molto positivo, arricchito nelle ultime settimane anche dall’apertura dei Centri di Sviluppo Territoriale di Futsal a Roma, Catania e Torino”. Grande impegno anche nelle iniziative sociali “con Refugee Teams – ricorda Tisci – giunto alla sua ottava edizione tutt’ora in corso che sta coinvolgendo circa 2.000 minori stranieri, e con Zona Luce, per il quale, dopo le ottime esperienze dello scorso anno, stiamo valutando una nuova sede per un suo ulteriore sviluppo, fino al nostro costante supporto verso ogni campagna contro la discriminazione e il disagio giovanile”. Con una certezza: “La pandemia ha avuto un impatto molto profondo soprattutto sui ragazzi, in particolare gli adolescenti e i giovani adolescenti. In questo scenario lo sport è stato un elemento fondamentale non solo al livello psico-fisico, ma anche sociale, consentendo ai giovani di tornare alla normalità. Proprio per questo il ruolo dello sport, e del calcio nello specifico, è, e lo sarà sempre di più, fondamentale all’interno della nostra società”.
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