ROMA (ITALPRESS) - "Gli italiani in Libano sono circa 4mila: qualche decina è già rientrata con voli di linea ascoltando il nostro appello, continuiamo a dire di non recarsi nel sud del Libano e di avere massima prudenza. Chi può deve rientrare in Italia". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a Morning News su Canale 5. "La Farnesina ha un'applicazione che si chiama ViaggiareSicuri, che per ogni paese del mondo dà una fotografia dello scenario attuale con tutti i possibili rischi - continua Tajani -. Quando ci fu l'attentato a Mosca già alcuni giorni prima avevamo invitato gli italiani a non partecipare a eventi culturali: prima di partire è sempre meglio registrarsi e contattare l'unità di crisi del ministero degli Esteri".
Secondo Tajani "la risposta di Teheran a Israele potrebbe essere simile a quella di alcuni mesi fa in reazione all'attacco al consolato iraniano in Siria: il G7 e i paesi arabi dell'area lavorano per invitare l'Iran alla massima prudenza, ovviamente l'appello è esteso a Israele perchè tutte le parti in causa devono rendersi conto che superare un certo limite nello scontro significa dar vita a una guerra regionale". "Lavoriamo giorno e notte con i canali diplomatici affinchè la reazione di Teheran non sia sproporzionata - aggiunge Tajani - Abbiamo convocato l'ambasciatore iraniano a Roma per esprimere tutta la nostra preoccupazione; anche Israele deve fare la sua parte e capire che c'è in gioco la stabilità di tutta l'area".
- foto: Agenzia Fotogramma -
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ROMA (ITALPRESS) – “Gli italiani in Libano sono circa 4mila: qualche decina è già rientrata con voli di linea ascoltando il nostro appello, continuiamo a dire di non recarsi nel sud del Libano e di avere massima prudenza. Chi può deve rientrare in Italia”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a Morning News su Canale 5. “La Farnesina ha un’applicazione che si chiama ViaggiareSicuri, che per ogni paese del mondo dà una fotografia dello scenario attuale con tutti i possibili rischi – continua Tajani -. Quando ci fu l’attentato a Mosca già alcuni giorni prima avevamo invitato gli italiani a non partecipare a eventi culturali: prima di partire è sempre meglio registrarsi e contattare l’unità di crisi del ministero degli Esteri”.
Secondo Tajani “la risposta di Teheran a Israele potrebbe essere simile a quella di alcuni mesi fa in reazione all’attacco al consolato iraniano in Siria: il G7 e i paesi arabi dell’area lavorano per invitare l’Iran alla massima prudenza, ovviamente l’appello è esteso a Israele perchè tutte le parti in causa devono rendersi conto che superare un certo limite nello scontro significa dar vita a una guerra regionale”. “Lavoriamo giorno e notte con i canali diplomatici affinchè la reazione di Teheran non sia sproporzionata – aggiunge Tajani – Abbiamo convocato l’ambasciatore iraniano a Roma per esprimere tutta la nostra preoccupazione; anche Israele deve fare la sua parte e capire che c’è in gioco la stabilità di tutta l’area”.
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