TORINO (ITALPRESS) - La Juventus e Paulo Dybala vivranno da separati in casa per le prossime nove partite (dieci nel caso in cui i bianconeri dovessero raggiungere la finale di Coppa Italia, ndr). E' il risultato di quanto avvenuto o, meglio, non avvenuto oggi a Torino: il tanto atteso rinnovo dell'argentino con la Vecchia Signora, infatti, non c'è stato. Stamani, di buon mattino, al JTC Continassa era arrivato lo staff del giocatore, guidato da Jorge Antun, per discutere un possibile prolungamento con il club ma dopo circa due ore di contrattazioni, ecco la fumata nera, confermata in serata dall'amministratore delegato Maurizio Arrivabene: "La Juve non ha rinnovato Paulo Dybala". Una scelta tecnica ed economica, con la società che ha di fatto scaricato la Joya mettendo al centro del progetto Dusan Vlahovic. "Il mercato di gennaio ha cambiato l'assetto tecnico della squadra, il progetto ha subito dei cambiamenti e parte di questi cambiamenti riguardano anche Dybala, che oggi non è stato rinnovato - ha chiarito - E' stato un incontro amichevole, molto chiaro, rispettoso, anche per un motivo: da parte della Juventus sarebbe stato facile fare un'offerta molto, molto a ribasso ma poco rispettosa nei confronti di Paulo, che è un giocatore che ha passato 7 anni della sua carriera con noi. Un'offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che comunque c'è nei suoi confronti. E' stata una decisione a cui abbiamo pensato molto ma con gli acquisti fatti a gennaio e l'ingresso di Vlahovic, la posizione di Paulo non era più quella che lo poneva al centro del progetto e si è preferito prendere questa decisione". Sul fatto che abbiano pesato gli infortuni, Arrivabene si limita a dire i parametri che hanno portato a questa scelta "sono di carattere tecnico, e nessuno ha mai messo in questione la bravura e il valore tecnico di Paulo; poi sono state fatte delle considerazioni sulle presenze, sulla lunghezza del contratto e di carattere economico. Le scelte che andavano fatte a gennaio le abbiamo fatte e siamo arrivati alla situazione di oggi". Eppure la storia di questo prolungamento sembrava avviata bene, almeno in autunno quando da ambo le parti c'erano stati segnali distensivi e volontà a proseguire insieme. Il tempo, però, a volte porta consiglio e nel caso di Dybala anche acciacchi e frecciate tra dirigenti e giocatore, e così con il passare dei mesi le parti si sono allontanate. La Juventus non ha ritenuto più opportuno sottoscrivere un accordo sulla base di 8 milioni a stagione più 2 di bonus con un giocatore che nelle ultime stagioni ha passato troppo tempo in infermeria e non ritenuto più centrale.
(ITALPRESS).Agenzia di Stampa Italpress - Top News
TORINO (ITALPRESS) – La Juventus e Paulo Dybala vivranno da separati in casa per le prossime nove partite (dieci nel caso in cui i bianconeri dovessero raggiungere la finale di Coppa Italia, ndr). E’ il risultato di quanto avvenuto o, meglio, non avvenuto oggi a Torino: il tanto atteso rinnovo dell’argentino con la Vecchia Signora, infatti, non c’è stato. Stamani, di buon mattino, al JTC Continassa era arrivato lo staff del giocatore, guidato da Jorge Antun, per discutere un possibile prolungamento con il club ma dopo circa due ore di contrattazioni, ecco la fumata nera, confermata in serata dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene: “La Juve non ha rinnovato Paulo Dybala”. Una scelta tecnica ed economica, con la società che ha di fatto scaricato la Joya mettendo al centro del progetto Dusan Vlahovic. “Il mercato di gennaio ha cambiato l’assetto tecnico della squadra, il progetto ha subito dei cambiamenti e parte di questi cambiamenti riguardano anche Dybala, che oggi non è stato rinnovato – ha chiarito – E’ stato un incontro amichevole, molto chiaro, rispettoso, anche per un motivo: da parte della Juventus sarebbe stato facile fare un’offerta molto, molto a ribasso ma poco rispettosa nei confronti di Paulo, che è un giocatore che ha passato 7 anni della sua carriera con noi. Un’offerta di quel tipo non avrebbe dimostrato il rispetto che comunque c’è nei suoi confronti. E’ stata una decisione a cui abbiamo pensato molto ma con gli acquisti fatti a gennaio e l’ingresso di Vlahovic, la posizione di Paulo non era più quella che lo poneva al centro del progetto e si è preferito prendere questa decisione”. Sul fatto che abbiano pesato gli infortuni, Arrivabene si limita a dire i parametri che hanno portato a questa scelta “sono di carattere tecnico, e nessuno ha mai messo in questione la bravura e il valore tecnico di Paulo; poi sono state fatte delle considerazioni sulle presenze, sulla lunghezza del contratto e di carattere economico. Le scelte che andavano fatte a gennaio le abbiamo fatte e siamo arrivati alla situazione di oggi”. Eppure la storia di questo prolungamento sembrava avviata bene, almeno in autunno quando da ambo le parti c’erano stati segnali distensivi e volontà a proseguire insieme. Il tempo, però, a volte porta consiglio e nel caso di Dybala anche acciacchi e frecciate tra dirigenti e giocatore, e così con il passare dei mesi le parti si sono allontanate. La Juventus non ha ritenuto più opportuno sottoscrivere un accordo sulla base di 8 milioni a stagione più 2 di bonus con un giocatore che nelle ultime stagioni ha passato troppo tempo in infermeria e non ritenuto più centrale.
(ITALPRESS).Agenzia di Stampa Italpress – Top News