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ROMA (ITALPRESS) - "La separazione delle carriere è nel programma di Governo e si legherà alla riforma del Csm: trattandosi di una revisione costituzionale l'iter sarà piuttosto lungo e andrà a intersecarsi con la riforma del premierato, con ragionevole probabilità la proposta potrà arrivare tra aprile e maggio". Ad affermarlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il Question time alla Camera.
"Sin dall'avvio del piano per la riforma della giustizia abbiamo manifestato un orientamento garantista per rendere effettivo il principio della presunzione di non colpevolezza: la criminalità organizzata può insinuarsi in tutti i livelli del tessuto sociale e il governo non cederà di un passo nella lotta a corruzione e mala gestione della cosa pubblica", ha poi sottolineato rispondendo a un'interrogazione sull'abuso d'ufficio.
"L'attuale disciplina normativa necessita certamente di una modifica - ha spiegato il Guardasigilli -. Negli ultimi anni numerosi amministratori locali sono stati messi alla gogna con la diffusione pilotata di informazioni di garanzia per reati inconsistenti. La riforma per l'abolizione dell'abuso d'ufficio è allo studio delle Camere, così come la rimodulazione del traffico di influenze e l'enfatizzazione della presunzione di innocenza attraverso la privacy dell'avviso di garanzia: la revisione non è immediata, ma è comunque un argomento di interesse per il governo".

- Foto: Agenzia Fotogramma -

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ROMA (ITALPRESS) – “La separazione delle carriere è nel programma di Governo e si legherà alla riforma del Csm: trattandosi di una revisione costituzionale l’iter sarà piuttosto lungo e andrà a intersecarsi con la riforma del premierato, con ragionevole probabilità la proposta potrà arrivare tra aprile e maggio”. Ad affermarlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il Question time alla Camera.
“Sin dall’avvio del piano per la riforma della giustizia abbiamo manifestato un orientamento garantista per rendere effettivo il principio della presunzione di non colpevolezza: la criminalità organizzata può insinuarsi in tutti i livelli del tessuto sociale e il governo non cederà di un passo nella lotta a corruzione e mala gestione della cosa pubblica”, ha poi sottolineato rispondendo a un’interrogazione sull’abuso d’ufficio.
“L’attuale disciplina normativa necessita certamente di una modifica – ha spiegato il Guardasigilli -. Negli ultimi anni numerosi amministratori locali sono stati messi alla gogna con la diffusione pilotata di informazioni di garanzia per reati inconsistenti. La riforma per l’abolizione dell’abuso d’ufficio è allo studio delle Camere, così come la rimodulazione del traffico di influenze e l’enfatizzazione della presunzione di innocenza attraverso la privacy dell’avviso di garanzia: la revisione non è immediata, ma è comunque un argomento di interesse per il governo”.

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