Black Friday

Foto Prime Stock

Negli Stati Uniti il Black Friday ha forti connessioni con la storia: il quarto giovedì di novembre è, da sempre, l’inizio di un nuovo periodo negli States, sazi dal Giorno del Ringraziamento e proiettati in avanti. Nell’ultimo ventennio quello del venerdì nero è diventato però un must ad ogni latitudine, da Oriente ad Occidente.

Si scrive Black Friday e si legge, di traverso, sconti e offerte, prezzi stracciati e dal sapore di saldo in anticipo.

Una ricorrenza ormai commerciale ovunque, che però ha le sue ragioni per esistere. Un’autentica moda, che va al di là dell’aspetto convenienza.

Basti pensare che in Italia, quest’anno, parteciperà agli sconti del venerdì finale di novembre circa il 70% degli abitanti, con un boom particolare per quel che riguarda il panorama online, unica realtà da sempre a creare aspettative verso sconti, offerte, promozioni.

Per l’appunto c’è da chiedersi se acquistare al Black Friday ha qualche aspetto conveniente. La risposta non è sempre affermativa, in quanto gli sconti a volte sono miseri.

Eppure basta questa parola per rendere le persone entusiaste e spingere all’acquisto compulsivo. Da tempo il Black Friday ha uno studio alle sue spalle: dati su dati, input dopo input. Ecco spiegato il perché questo giorno sia atteso con tanto hype e trepidazione.

Chi fa commercio, soprattutto online, studia perennemente le mosse da mettere in campo. I dati, a questo punto è chiaro, sono diventati l’elemento cardine di ogni logico ragionamento.

A ben guardare quello del commercio non è l’unico mondo ad utilizzare i dati per modellare offerte, promozioni, sconti, bonus. Un altro settore su questo molto avanti è quello del gambling, in particolar modo quello dei casinò online.

I team che lavorano al lancio dei nuovi prodotti, infatti, esplorano vari scenari e soluzioni volte a migliorare il processo di acquisizione di nuovi giocatori, per produrre strumenti promozionali innovativi, seguendo una logica che va al di là dei bonus di benvenuto e senza deposito.

In un contesto del genere, molto dinamico, diventano fondamentali i dati: servono a fornire spunti su prestazioni e prodotti, offrendo informazioni di una preziosità rara sulle aree critiche. Entrano qui i gioco i Big Data, che forniscono metriche e parametri centrali per l’attività degli operatori.

Non è un caso che uno dei team più importanti per un operatore di gioco è quello del customer success, che si occupa di fornire soluzioni ai prodotti massimizzando i servizi: tutti gli operatori sono affiancati da aziende partner che supportano coi clienti, coi contenuti e con gli strumenti integrati anche dopo il lancio dei prodotti.

Un team che fornisce servizi di pianificazione strategica che coprono aree operative e di marketing, facendo sì che ogni possibilità di crescita venga colta e sfruttata. Si tratta di conoscenza profonda del pubblico di clienti. L’analisi dei dati dei giocatori serve proprio a distinguere un operatore da un altro.

Sono logiche sottili, sottintese in tutte le realtà, alla base di modelli vincenti. Che sia black Friday o bonus di benvenuto non fa differenza.

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