Foto da Pagina Pubblica Facebook Cagliari Calcio

Cagliari in versione Halloween, horror da vedersi alla Unipol Domus. La partita che doveva essere una prova di forza e potenzialmente in grado di diventare una scorta di punti in vista dei due prossimi confronti sulla carta proibitivi (per questo Cagliari) con la Lazio e con il Como, è stata una debacle per i rossoblù. Occasione persa visti anche i risultati negativi delle dirette concorrenti negli anticipi.

Il Sassuolo è stato superiore alla squadra di Pisacane in ogni zolla del campo, ha meritato la vittoria in virtù della netta prevalenza tecnica, tattica e agonistica. E anche di lettura della partita. Grosso ha messo alle corde Pisacane già nella scelta tattica da impostare nella gara. Il Sassuolo ben conosceva le difficoltà del Cagliari a creare gioco e il suo allenatore ha dato indicazione di lasciare l’iniziativa ai rossoblù che si sarebbero incasinati da soli. Ma è stata ancor peggio in campo perché il Cagliari non è stato capace neppure di prendere l’iniziativa e ha lasciato il Sassuolo a controllare e spadroneggiare. Al 20’ del tempo gli ospiti avevano il 63,5% di possesso palla contro il 36,5 del Cagliari.
L’allenatore Pisacane difende la squadra
L’involuzione dei rossoblù è evidente. La squadra che aveva fatto ben sperare a inizio campionato si è volatilizzata. Da quasi due mesi c’è la brutta copia che arranca contro qualunque avversario, anche quelli che sulla carta sembrerebbero addirittura inferiori. Nelle ultime tre partite (Udinese, Verona e Sassuolo) ha messo in evidenza tutte le sue debolezze e quei punti raggranellati sono da considerarsi anche gentile omaggio degli avversari. Tre sconfitte consecutive in casa e gli striminziti pareggi a Udine e Verona con avversari affatto irresistibili sono il ruolino di marcia delle ultime cinque partite.
Gabriele Zappa, capitano rossoblù
Il tesoretto accumulato all’inizio con prove convincenti (ma illusorie) si sta esaurendo, adesso i cagliaritani sono nuovamente nella zona calda della classifica. Preoccupa – non l’allenatore, che dichiara sereno – l’assenza di un gioco d’insieme, la difficoltà nella fase di transizione dalla difesa all’attacco, l’attacco che non segna, la difesa che prende gol regolarmente. Pisacane sta cambiando continuamente formazione e modulo, togliendo certezze ai suoi giocatori.

L’impressione, da fuori, è che le idee non siano molto chiare e che si vada avanti con tentativi. Si stanno rivedendo i lanci lunghi dalla difesa verso gli attaccanti, che vengono regolarmente anticipati dai difensori avversari, riemergono anche i passaggi all’indietro e i fraseggi orizzontali ripetuti. Un Cagliari giá visto in un recente passato con Liverani e Mazzarri in panchina, tecnici che a Cagliari non hanno suscitato entusiasmo e rimpianto. Ecco, quel Cagliari i tifosi non vogliono più rivederlo, non se lo meritano proprio.

